domenica 31 dicembre 2017

L'avvocato risponde: Auto prestata, chi paga la multa?

Capita di prestare la nostra automobile ad altre persone (parenti, amici, ecc.) e che queste commettano un'infrazione violando il Codice della Strada. In questi casi, chi deve pagare la multa, il proprietario del veicolo oppure il conducente? In tali circostanze si verifica la cosiddetta “responsabilità solidale”, ovvero: il pagamento della multa viene chiesto tanto al proprietario dell'auto quanto al conducente.       


In questo caso si chiama responsabile solidale il soggetto al quale le autorità possono chiedere il pagamento integrale della multa in alternativa al trasgressore: tutte le volte in cui il conducente del veicolo è un soggetto diverso dal titolare dello stesso, il responsabile in solido di una multa è sempre il proprietario che, dunque, risponde delle multe prese dall'utilizzatore della sua auto (salvo che riesca a dimostrare di non aver potuto impedire il fatto). Ovviamente questo non significa che entrambi (proprietario e trasgressore) debbano pagare e che la Pubblica Amministrazione riceva un doppio versamento, ma soltanto che quest'ultima si possa rivolgere indifferentemente all'uno o all'altro soggetto per ottenere la corresponsione di quanto dovuto.           

A ciò si aggiunga che l'art. 126 bis del Codice della Strada pone l'obbligo a carico del proprietario di un veicolo di comunicare i dati del conducente del mezzo entro 60 giorni dalla notifica del verbale di contestazione, anche al fine di applicare correttamente la sanzione di decurtazione dei punti della patente. Ciò viene richiesto in quanto il proprietario dell'auto è sempre tenuto a conoscere l'identità del soggetto a cui affida la conduzione del proprio veicolo ed a comunicarne i dati all'autorità amministrativa che gliene fa richiesta.        


Avv. Giovanna Richini
Consulente legale presso il Nostalgia Club 

sabato 30 dicembre 2017

Consiglio Direttivo Nostalgia Club: Danilo Piccoli

L’anno sta per voltare pagina, ma non si ferma il viaggio del blog Nostalgia Club tra i membri del Consiglio Direttivo 2017-2022: in questi mesi abbiamo conosciuto Maria Orsini, Angelo Nava, Dario Peroni, Paolo Andreoli, Marco Do, Isidoro Zanotti, Gianluca Zanotti, Claudio Baruta e Federico Ducoli. Tocca ora al Vice-Presidente Vicario Danilo Piccoli!


Da quanto tempo frequenti il Nostalgia Club?
Seguo il club dal 1993, poi per motivi di lavoro mi ero allontanato; adesso sono circa quattro anni che riesco a dedicarci un po’ di tempo.

Come sei entrato in contatto con questa realtà?
Tramite il mio amico e vecchio Consigliere Oliviero Ghirardelli.

Perché consiglieresti di seguire le attività del club?
Lo consiglierei perché tutte le volte s’incontrano appassionati e s’imparano cose nuove del mondo delle auto d’epoca (e non solo).

Qual è la cosa più bella che hai fatto con il Nostalgia?
Ho coinvolto tutta la mia famiglia a partecipare alle manifestazioni.

Cosa auguri al Nostalgia Club per il 2018?
Auguro di proseguire con le attività che ci hanno sempre contraddistinto.

giovedì 30 novembre 2017

Consiglio Direttivo Nostalgia Club: Federico Ducoli

Prosegue il viaggio del blog Nostalgia Club tra i membri del Consiglio Direttivo 2017-2022: dopo Maria Orsini, Angelo Nava, Dario Peroni, Paolo Andreoli, Marco Do, Isidoro Zanotti, Gianluca Zanotti e Claudio Baruta è ora il turno di Federico Ducoli!


Come sei entrato in contatto con il Nostalgia Club?
Partecipando come Gruppo Anni 30 a Li veja a Livign.

Da dove deriva la tua passione per i motori?
Mio padre aveva un’officina di riparazione autovetture, dove sono cresciuto.

Perché le auto storiche sono "speciali"?
Perché quando sei seduto al volante senti l’emozione di guidare una vera auto e non una moderna, piena di controlli e sensori che ti impone di guidare come vuole lei.

Qual è la manifestazione Nostalgia Club che ti emoziona di più?
Classica.

Perché consiglieresti a qualcuno di entrare a far parte del club?
Perché il Nostalgia non è solo un club di auto storiche, ma una grande famiglia dove poter passare il tempo libero con chi condivide la stessa passione.

lunedì 27 novembre 2017

L'avvocato risponde: Chi vìola il Codice della Strada commette anche un reato?

La maggior parte delle infrazioni al Codice della Strada integrano un illecito amministrativo, punito con una sanzione pecuniaria (la cosiddetta multa) alla quale, alcune volte, si aggiungono pene accessorie come la decurtazione dei punti dalla patente. Tuttavia, violare una disposizione del Codice della Strada può far scattare conseguenze più serie quando si entra nell'ambito dei reati (delitti e contravvenzioni) in cui le sanzioni previste sono più aspre, arrivando anche a provocare ripercussioni sulla fedina penale: accanto alla pena pecuniaria può essere prevista anche la pena detentiva.       


In particolare costituiscono fattispecie di reato l'organizzazione e la partecipazione a gare di velocità non autorizzate con veicoli a motore, la falsificazione di targhe automobilistiche e l'uso delle stesse, nonché la guida senza patente nel caso di condotta ripetuta più volte; a queste si aggiungono le più note e diffuse violazioni al Codice della Strada costituenti reato, ovvero la guida in stato di ebbrezza alcolica con tasso superiore a 0,8g/l, la guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti ed il rifiuto dei relativi accertamenti. Infine, anche la fuga e l'omissione di soccorso in caso di incidenti con feriti costituiscono fattispecie di reato.    

Si ricorda comunque che ad oggi, le violazioni al Codice della Strada punite a titolo di illecito amministrativo sono le più numerose, mentre quelle punite a titolo di reato rappresentano un'eccezione.

Avv. Giovanna Richini
Consulente legale presso il Nostalgia Club 

martedì 31 ottobre 2017

Consiglio Direttivo Nostalgia Club: Claudio Baruta

Prosegue il viaggio del blog Nostalgia Club tra i membri del Consiglio Direttivo 2017-2022: dopo Maria Orsini, Angelo Nava, Dario Peroni, Paolo Andreoli, Marco Do,  Isidoro Zanotti e Gianluca Zanotti è il turno di Claudio Baruta!


Qual è il tuo ruolo nel club?
Sono consigliere da 6 anni.

Da quanto fai parte del Nostalgia Club?
Faccio parte di questo grande gruppo dal 2006, quando ho acquistato la mia prima auto storica.

Come sei venuto a conoscenza del club?
Mi sono avvicinato al mondo delle storiche tramite amici.

Cosa ti porta ad essere appassionato d'auto storiche?
La passione per la velocità, le auto sportive ed in particolar modo per le Ferrari.

Quale manifestazione/evento del club preferisci?
Quella che più mi coinvolgeva era la Valsaviore Classic – dedicata alle sportive – e Li Veja a Livign, perché faccio parte dell'organizzazione, quindi mi coinvolge in prima persona dandomi grosse soddisfazioni.

Consiglio Direttivo Nostalgia Club: Gianluca Zanotti

Prosegue il viaggio del blog Nostalgia Club tra i membri del Consiglio Direttivo 2017-2022: vi ricordate le presentazioni di Maria Orsini, Angelo Nava, Dario Peroni, Paolo Andreoli e Marco Do? L’ultima volta avevamo intervistato Isidoro Zanotti: a questo giro abbiamo deciso di fare le stesse domande al figlio, Gianluca:


Da quanto tempo fai parte del Nostalgia Club?
Ufficiosamente da una decina d'anni.

Qual è il tuo ruolo nel club?
Da poco consigliere.

Meglio le auto o le moto?
Meglio non sbilanciarsi: vanitose come sono...

Perché suggeriresti ad un camuno d’iscriversi al club?
Per dare buon esempio... ma c'è qualcosa di paragonabile in giro?

Quale manifestazione Nostalgia Club ti emoziona di più?
Senza dubbio Classica! È come se lo spirito Nostalgia uscisse a fare un giro, a parlare con la gente.

lunedì 30 ottobre 2017

L'avvocato risponde: Multe e autovelox: quali novità?

Recentemente si sono registrate importanti novità in materia di multe e autovelox, tematica su cui si dibatte da tempo. In particolar modo è interessante vedere come si sono espresse la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale.


Negli ultimi giorni la Corte di Cassazione ha assunto una posizione molto netta con un'ordinanza relativa alle multe per autovelox su rettilinei situati fuori dai centri cittadini, cioè sulle strade classificabili come “extraurbane secondarie”. La Corte ha sostenuto che in questi casi non basta l’ordinanza prefettizia ad autorizzare la contravvenzione senza la contestazione immediata: affinché il verbale sia valido, esso deve indicare le ragioni per cui non si è potuto fermare l’automobilista, dandogli la possibilità di difendersi; tali ragioni, peraltro, non possono sinteticamente liquidarsi con il semplice fatto che l’apparecchio consente la determinazione dell’illecito soltanto in un momento successivo al passaggio del mezzo.    

Quanto alla taratura degli apparecchi si è espressa anche la Corte Costituzionale, imponendo due anni fa, a tutte le pattuglie di polizia e alle altre autorità che utilizzano misuratori elettronici di velocità, di sottoporre gli apparecchi a preventiva taratura. Quest'ultima può essere effettuata da ditte private, ma va certificata con un documento che deve essere conservato presso le autorità ed esibito al cittadino qualora lo richieda. La Corte ha infatti sottolineato come non sia ragionevole pensare che uno strumento elettronico per il controllo della velocità possa essere utilizzato a distanza di anni senza alcun controllo tecnico di conformità. Tutto ciò sulla base del principio per cui, se è vero che anche la più piccola bilancia del mercato rionale deve essere, di tanto in tanto, tarata per misurare correttamente il peso della frutta e della verdura, ciò vale a maggior ragione per strumenti di precisione come gli autovelox.

Avv. Giovanna Richini
Consulente legale presso il Nostalgia Club 

mercoledì 27 settembre 2017

L'avvocato risponde: "Quali informazioni rivelano le targhe auto?"

Dal numero di targa è possibile risalire a numerose informazioni riguardanti automobili, moto e camion. In particolare con i targa scanner (o targa system) – particolari dispositivi in grado di leggere le targhe – si può risalire ai dati tecnici del veicolo (marca, modello, numero di telaio, cilindrata, classe ambientale, ecc.) nonché ai dati anagrafici del proprietario (nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza).      


Non solo, è anche possibile sapere se il veicolo è coperto da assicurazione RCA (responsabilità civile), quando scade la relativa polizza ed avere informazioni sulla revisione, apprendendo se la stessa è stata effettuata regolarmente e quando scade quella precedente. Infine, dalle targhe si può controllare se il veicolo ha un fermo amministrativo, se è stato rubato o sequestrato, nonché verificare la presenza di eventuali ipoteche.     

I targa scanner possono essere utilizzati sia su postazione fissa, che in movimento (cioè essi funzionano sia che l’auto stia circolando, sia nel caso in cui essa si trovi ferma in un parcheggio) e consentono alle Forze dell'Ordine di rilevare eventuali irregolarità senza bisogno di fermare l'automobilista.
Il controllo dei dati a partire dalla targa non è comunque prerogativa di Polizia e Carabinieri: anche il semplice cittadino può ottenere diverse informazioni a partire dal numero di targa, utilizzando servizi web gratuiti o a pagamento e particolari app.    
 
Per esempio, attraverso Il portale dell’Automobilista è possibile controllare in modo semplice e veloce sia se un'auto o una moto è assicurata (e quindi anche quando scade l’assicurazione), sia la classe ambientale del veicolo, inserendo la targa nell’apposita maschera alla sezione del sito “Controllo Rca” e “Controllo classe ambientale”; il servizio è gratuito e non occorre essere registrati per utilizzarlo. Quanto al bollo auto, partendo dal numero di targa si può calcolare l’ammontare della tassa automobilistica annuale utilizzando un servizio reso disponibile gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate, alla sezione “Calcolo del bollo in base alla targa del veicolo”.

Avv. Giovanna Richini
Consulente legale presso il Nostalgia Club 

martedì 29 agosto 2017

Consiglio Direttivo Nostalgia Club: Isidoro Zanotti

Prosegue il viaggio del blog Nostalgia Club tra i membri del Consiglio Direttivo 2017-2022: vi abbiamo già parlato di Maria Orsini, Angelo Nava, Dario Peroni, Paolo Andreoli e Marco Do; tocca quindi a... Isidoro Zanotti!


Da quanto tempo fai parte del Nostalgia Club?
Ufficialmente, da oltre dieci anni.

Qual è il tuo ruolo nel club?
Sono Consigliere.

Meglio le auto o le moto?
Scelta troppo difficile!

Perché suggeriresti ad un camuno d’iscriversi al club?
Non solo ad un camuno! Il Nostalgia è una realtà importante; al circolo unisce il museo, alla passione la competenza… serve altro?

Quale manifestazione Nostalgia Club ti emoziona di più?
La mia preferita è Classica, che unisce l’esposizione statica a quella dinamica… tra gli amici di sempre e quelli appena conosciuti.

lunedì 28 agosto 2017

L'avvocato risponde: "Come funziona la revisione per le auto storiche?"

Sulla revisione dei veicoli d’interesse storico e d'epoca si rischia di fare confusione: la normativa è infatti recentemente stata oggetto di modifica e non tutte le fonti giuridiche sono aggiornate. Fughiamo subito ogni dubbio: i veicoli d’interesse storico e collezionistico vanno sottoposti a revisione periodica con cadenza biennale, anziché annuale (come accadeva invece in passato), revisione che viene effettuata tenendo conto dell'anno di costruzione del veicolo.


Addentrandoci nella materia è bene fare un distinguo per i motoveicoli e gli autoveicoli d'epoca che non coincidono con i veicoli d’interesse storico e collezionistico e che sono iscritti in un apposito elenco presso il Centro Storico del Dipartimento per i Trasporti del Ministero delle Infrastrutture; questa tipologia di auto e moto è soggetta a revisione quinquennale per la conferma dell'iscrizione nell'elenco nazionale. Tale revisione è però diversa da quella prevista per le altre categorie di veicoli, in quanto verte sulla verifica della completa originalità in ogni loro parte costruttiva.

Precisato questo punto, è bene sottolineare come sottoporre un’auto d’epoca alla revisione periodica sia fondamentale per non incorrere nelle conseguenze previste dal Codice della Strada. Più precisamente, si consideri che l’articolo 80 del Codice (a cui si rimanda per approfondimenti) prevede che chiunque venga fermato dalle Forze dell’Ordine e risulti irregolare sia soggetto ad una multa che varia dai 168 fino ai 674 euro.
           
Tale cifra può raddoppiare con la reiterata mancanza di revisione: in questo caso l’organo accertatore può attestare sul documento di circolazione che al veicolo non è concesso di circolare fino a quando non si prenoterà il controllo e quindi non si effettuerà la revisione prescritta dalla legge. Nel caso in cui si continui a circolare con un veicolo sospeso, verrà applicata la sanzione amministrativa del pagamento di una somma che va dai 1.941 fino ai 7.767 euro. Sono previste sanzioni anche per chi dovesse essere fermato con certificato di revisione falsificato: in questo caso la somma può andare dai 419 ai 1.682 euro. Infine, può essere previsto anche il ritiro della carta di circolazione.

Per concludere, sottoporre la propria auto o moto storica – o d’epoca (per la differenza fra le due categorie si rimanda a quest’altro pezzo della rubrica) – non è solo doveroso al fine di garantire la sicurezza su strada, ma è anche fondamentale per non incappare in sanzioni che si possono rivelare gravose per il proprietario. È bene inoltre ricordare che dalla targa gli organi competenti possono accertare la mancanza di revisione, così come l'assenza di copertura assicurativa e/o il fermo amministrativo del veicolo.


Avv. Giovanna Richini
Consulente legale presso il Nostalgia Club 

domenica 30 luglio 2017

L'avvocato risponde: "Le cinture di sicurezza per le auto storiche sono obbligatorie?"

Recentemente si è tornati a parlare dell’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza in auto, tema di fondamentale importanza sia dal punto di vista legale che per la salvaguardia della sicurezza di automobilista e passeggeri.


L’obbligo per il conducente di guidare con la cintura di sicurezza allacciata è imposto dal 1976, mentre dal 2006 la stessa norma vale anche per ogni passeggero nell’auto. Il punto di riferimento sul tema è l'articolo 127 del Codice della Strada – al quale si rimanda per i dettagli - che disciplina l'uso delle cinture di sicurezza (e dei sistemi di ritenuta), affermando che il conducente e i passeggeri “hanno l'obbligo di utilizzarle in qualsiasi senso di marcia” e prevedendo, contestualmente, sanzioni per i trasgressori.

Le leggi cui si è fatto riferimento parlano chiaro, ma le auto storiche appartengono ad una categoria leggermente diversa. Si tratta infatti di auto studiate e messe in circolazione in un periodo in cui non vigevano gli obblighi visti sopra, ragion per cui il Codice della Strada ne deve tenere conto (la legge, generalmente, non è retroattiva). Quindi, per gli automobilisti di auto d’epoca e auto storiche, il discorso è un po’ più articolato:

  • sono esenti dall’obbligo delle cinture di sicurezza le auto d’epoca immatricolate prima del 1976;
  • in teoria, sono altresì esonerate le auto d’epoca prive fin dalla prima omologazione degli appositi attacchi nella carrozzeria.

Proprio sul secondo punto – le auto prive di attacchi – vale la pena soffermarsi nel dettaglio. Negli anni Settanta una legge comunitaria ha infatti imposto l’obbligo di montare gli appositi attacchi anche alle vetture d’epoca, ma soltanto a quelle omologate dal 1978 in avanti; negli anni 2000 inoltre, tale obbligo è stato esteso anche alle auto immatricolate a partire dal 1976.

Quindi ad oggi, l’unica categoria che rimane a tutti gli effetti esente dall’obbligo di montare e di tenere allacciate le cinture di sicurezza è quella delle vetture immatricolate prima del 1976: per queste vetture la scelta finale di apporre o meno delle modifiche è a discrezione del buon senso dell’autista. Quanto alle vetture d’epoca che prevedono gli attacchi predisposti, è invece obbligatorio allacciare le cinture di sicurezza.


Avv. Giovanna Richini
Consulente legale presso il Nostalgia Club

giovedì 27 luglio 2017

Consiglio Direttivo Nostalgia Club: Marco Do

Prosegue il viaggio del blog Nostalgia Club per presentarvi i membri del Consiglio Direttivo 2017-2022: vi abbiamo già parlato di Maria Orsini, Angelo Nava, Dario Peroni e Paolo Andreoli… tocca ora al Consigliere Marco Do! Lasciamo che si presenti da solo rispondendo alle cinque brevi domande di rito.


Come hai conosciuto il Nostalgia Club?
Tramite il mio vicino di casa (Renatone) anche se, a dire il vero, essendo di Breno lo conoscevo già.

Da quanto tempo ne fai parte?
Iscritto non da molto… 4 o 5 anni mi sembra.

Secondo te, perché un brenese dovrebbe essere incuriosito dal club?
Un brenese (e non solo un brenese) dovrebbe essere incuriosito dal club per quello che si fa, per quello che si organizza… per condividere le stesse passioni, le manifestazioni e non solo… in quanto gruppo di persone interessanti.

Quale manifestazione Nostalgia Club ti emoziona di più?
Le manifestazioni direi che sono tutte belle, ognuna con le sue peculiarità particolari e personali e sempre posti e auto ovviamente meravigliosi da vedere.

Cosa ami delle auto storiche?
Delle auto storiche mi piace la linea delle macchine che avevano: particolari (non come oggi che si assomigliano tutte) e la guida al naturale, senza troppa elettronica di mezzo.

mercoledì 5 luglio 2017

Tour dei Laghi 2017

Il 2 luglio si è tenuta l’edizione 2017 del Tour dei Laghi, “Domenica in Amicizia” voluta dal Nostalgia Club per partire alla scoperta dei più suggestivi specchi d’acqua della Lombardia, ovviamente a bordo di auto storiche.


Il gruppo ha lasciato Breno alle h08:30 di mattina, dopo un briefing su percorso e programma della giornata per voce del Presidente, Mauro Canevali. La decina d’auto camune si è quindi diretta verso Lovere, passando il Lago d’Iseo; i partecipanti si sono poi fermati a fare colazione sul Lago d’Endine, primo momento di aggregazione durante il quale scambiare chiacchiere e opinioni gustandosi cappuccio e brioche. Qualche scatto, scorta di bottigliette d’acqua in vista del solleone e poi via… di nuovo la simpatica colonna d’auto del club si è messa in strada, procedendo alla volta di Lecco.


Tra paesi e tangenziali c’è chi, rimasto indietro a causa di un semaforo rosso, ha perso di vista il gruppo e sbagliato uscita alla rotonda successiva: niente paura! La Lancia Beta Montecarlo ha così scoperto un percorso alternativo, arrivando per prima al ristorante e portandosi avanti cercando un parcheggio anche per le altre vetture. Proprio alla Trattoria Grigna (a Onno Oliveto Lario) il gruppo camuno è stato raggiunto dagli amici del Valtellina Point, partiti da Sondrio in mattinata. La pausa pranzo e la splendida vista delle montagne che si specchiavano nelle acque blu del lago a pochi passi dalla tavolata hanno rinfrescato cuori e animi della comitiva.

Primo, secondo, dolce, caffè e via! Il gruppo degli ora oltre 30 partecipanti ha riacceso i motori, costeggiando lo specchio d’acqua e rientrando a Lecco, invasa da turisti spiaggiati, per ripartire poi alla volta di Sondrio, ormai seconda casa del club. Inutile descrivere la bellezza della strada panoramica, che risalendo il Lago di Como si è poi addentrata nella verde Valtellina. I borghi abbarbicati sulle pendici e il blu cobalto dell’acqua che si faceva cristallina lungo le sponde hanno fatto a gara risucchiando l’attenzione del gruppo. Attenzione poi recuperata nelle vecchie gallerie, dove chi viaggiava con la capotte abbassata ha più volte rischiato di farsi la doccia! Ma anche questo fa parte del divertimento e del passare la giornata insieme in un gruppo composito di adulti e bambini.


Al Valtellina Point di Sondrio i partecipanti sono arrivati cotti dal sole, stanchi dal viaggio, ma soddisfatti: il tempo di confrontarsi sulla giornata e di bere qualcosa di fresco all’ombra approfittando bonariamente dell’ospitalità della Vice-Presidente Maria Orsini, per arrivare poi ai saluti. I Camuni sono quindi ripartiti lungo la Tresenda, risalendo il Passo dell’Aprica e rientrando a Breno poco dopo le h19.

Le “Domeniche in Amicizia” come questo Tour dei Laghi sono delle vere e proprie passeggiate motoristiche in compagnia, dove ci si aspetta, si chiacchiera e si condividono i paesaggi più belli con fotografie che diventano poi ricordi indelebili. Certo, il tempo può giocare più o meno a favore, ma c’è da dire che domenica ci ha proprio voluto bene: sotto il sole d’inizio luglio i bacini d’acqua rilucevano d’estate, mentre la pioggia delle scorse settimane aveva reso ancora più verde il contorno montano.



Avere un’auto storica e tenerla in garage è di sicuro un peccato: anche per questo il Nostalgia organizza questi eventi motoristici per appassionati, che permettono a chiunque – anche a quanti non posseggono un’auto storica – di passare una giornata in allegria, scoprendo alcuni dei luoghi più belli del Nord Italia. Non manca poi una buona dose d’ironia, caratteristica tipica del gruppo, che anche in quest’occasione ha reso ancora più accattivanti gli oltre 300 chilometri percorsi!

Abbiamo già caricato alcune foto sulla pagina Facebook del Nostalgia Club, sul nostro profilo Twitter e anche su Instagram, ma abbiamo anche un video in preparazione con gli eventi salienti della giornata (che troverete presto anche sul canale YouTube del club).

martedì 27 giugno 2017

Consiglio Direttivo Nostalgia Club: Paolo Andreoli

Prosegue il viaggio del blog Nostalgia Club per presentarvi i membri del Consiglio Direttivo 2017-2022: dopo aver dato voce a Maria Orsini, Angelo Nava e Dario Peroni, è ora la volta del Consigliere Paolo Andreoli. Lasciamo che si presenti da solo rispondendo alle cinque brevi domande.


Di cosa ti occupi al Nostalgia Club?
Sono uno dei Consiglieri del Club e sono il referente per le auto del marchio FIAT.

Da quanto tempo fai parte del club?
Sono ormai quattordici anni.

Da dove nasce la tua passione per i veicoli storici?
Sin da ragazzino ho avuto la passione per le auto e oggi, guidando una storica, ritrovo quel gusto di allora. Insomma un po' di "Nostalgia"!

Cosa ti emoziona di un’auto storica?
In parte ho già risposto, ma voglio aggiungere che mi emozionano gli odori degli interni e i rumori o meglio il "suono" dei vecchi motori, che in passato si riusciva ad attribuire a una FIAT oppure a un'Alfa, a una Vespa o a una Lambretta.

Quale evento Nostalgia Club ti piace di più?
Certamente il Rally sotto la Luna, forse perché è stato il primo evento al quale abbia partecipato nel 2003 in qualità di freschissimo socio del nostro Club. Inoltre è emozionante guidare tra i monti in notturna con il bel tempo e con la pioggia, soprattutto per me che vengo dalla pianura milanese.

lunedì 26 giugno 2017

L'avvocato risponde: "Come cambiano i massimali minimi della RCA?"

Ci sono delle novità per quanto riguarda l’assicurazione auto ed i relativi massimali: vediamo insieme nel dettaglio di che cosa si tratta. Il terzo comma dell'art.128 del Codice delle assicurazioni private, conformemente a quanto previsto a livello europeo dalle Direttive 2005/14/CE e 2009/103/CE, prevede che – dalle h24:00 dell'11 giugno 2012 e con cadenza quinquennale – si operi un'indicizzazione automatica del massimale di copertura, cioè del valore massimo che le compagnie assicurative possono riconoscere a titolo di risarcimento di un danno subìto dall'assicurato. Tale valore si calcola in base alla variazione in percentuale indicata dall'Indice europeo dei prezzi al consumo (detto IPCE).  

    
Ebbene, dall’11 giugno 2017 sono stati adeguati i massimali minimi di legge della responsabilità civile auto, ch
e risultano ora essere i seguenti:
  • per i danni alle persone, l’importo minimo è pari a 6.070.000,00.= euro per sinistro (contro i 5 milioni precedenti), indipendentemente dal numero delle vittime;
  • per i danni alle cose, l’importo minimo è pari a 1.220.000,00.= euro per sinistro (a fronte del milione precedente), indipendentemente dal numero delle vittime e delle cose danneggiate.                 


I nuovi massimali minimi RCA vengono applicati sia ai contratti assicurativi in essere, sia a quelli da stipularsi o da rinnovarsi dopo la data di entrata in vigore dei nuovi valori minimi. Gli importi, prima di diventare esecutivi, dovranno essere a loro volta ratificati da provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico. Prima di pronunciarsi formalmente, il Ministero ha però deciso d’interpellare la Commissione Europea, al fine di definire con certezza se i nuovi massimali siano da considerarsi definitivi, o se si debba aggiungere un’ulteriore percentuale dovuta all’inflazione per il biennio 2015-2017.

L’assicurato non dovrà pagare nulla alla propria compagnia assicurativa per questo adeguamento – automatico – di legge; egli o ella riceverà invece dalla compagnia stessa la comunicazione dell’innalzamento. Laddove tale comunicazione non dovesse avere luogo, sarà opportuno verificare che nelle condizioni assicurative siano previsti i nuovi massimali.


Avv. Giovanna Richini
Consulente legale presso il Nostalgia Club